paradisa2Dopo un’estenuante trattativa, INAIL e Azienda Regionale per il diritto allo studio hanno firmato il fondamentale accordo per riaprire la struttura di via Paradisa come residenza universitaria. 522 posti alloggio potenziali che dal 2009 non sono più a disposizione degli studenti borsisti e che potranno tornare a ricoprire una cruciale funzione sociale nel 2017, dopo gli interventi di ristrutturazione e ripristino.

Un grande risultato a cui lavoriamo da più di un anno e che ci fa esprimere soddisfazione: nell’autunno del 2012, nel pieno dei bandi di alienazione di INAIL sui tre edifici di via Paradisa, abbiamo rilanciato pubblicamente la necessità di recuperare l’immobile a una funzione sociale mediante un accordo fra i due enti. L’occupazione simbolica del complesso nell’ambito del progetto RiutilizziAmo Pisa assieme a Progetto Rebeldia e Unione Inquilini e il blitz nella sede provinciale di INAIL sono stati determinanti per riaprire una partita che appariva chiusa e senza prospettive. Invece, una brutta vicenda per l’intera cittadinanza ha finalmente trovato un esito positivo, sia perché sarà recuperato e riqualificato un immobile lasciato per troppo tempo all’abbandono e al degrado, sia perché sarà attenuata l’attuale mancanza di alloggi studenteschi.  

Per gli studenti, tuttavia, la partita non può concludersi qui. In primo luogo ARDSU può e deve accelerare sui tempi di presentazione del progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione. Inoltre, servono interventi in grado di dare risposte immediate ai 1420 studenti esclusi dal posto alloggio.

Ci chiedono a questo proposito quando il Consiglio e l’Amministrazione Comunale prenderanno una posizione chiara sulla proposta di concedere ad ARDSU l’ex convento di Santa Croce in Fossabanda per realizzare una mensa e 100 alloggi. Dopo le dichiarazioni di Sant’Anna e Normale, che hanno smentito il loro interesse sull’immobile, non ci sono più scuse: auspichiamo che nella prossima discussione sul Bilancio Comunale la nostra proposta venga affrontata con serietà e venga aperto un tavolo di trattativa per la concessione temporanea di Fossabanda al DSU. Continueremo a batterci per conquistare nuovi alloggi per gli studenti borsisti fuori sede e recuperare pezzi di patrimonio pubblico attualmente destinati alla dismissione.