libriNell’ultimo consiglio di dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica è stato posto in approvazione il nuovo piano di riordino dell’offerta didattica con delle novità rilevanti sia per quanto riguarda le lauree triennali che le magistrali. Andiamo con ordine e proviamo a capirci qualcosa di più.

Anzitutto, la triennale di lettere, secondo il piano proposto, sarà bicuricculare: ciò significa che saranno chiusi sia il curriculum orientalistico, sia quello linguistico, sia quello comparatistico. E che fine faranno? La situazione è diversificata. Il curriculum orientalistico scomparirà dal nostro dipartimento e forse – ma ancora non c’è alcuna certezza su questo – troverà spazio nel dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, in un curriculum di Scienze dei Beni culturali (alterando evidentemente il significato scientifico-culturale del curriculum. Quello linguistico non esisterà più, al massimo verranno spostati alcuni insegnamenti sul curriculum linguistico della triennale di Lingue. Infine il comparatistico fa la fine della Bella Addormentata, senza però la certezza di trovare un principe né tantomeno un risveglio.

Poi, le magistrali. LILE e FISA mantengono il loro status quo, senza cambiamenti di sorta; ben diversa è la situazione sulle altre. Anzitutto, TLS e Linguistica confluiranno in un’unica classe di laurea, la LM-39 (mentre ad oggi Linguistica è in LM-39, mentre TLS vive placidamente e con un numero enorme di studenti in LM-37): in questo modo gli attuali corsi di laurea saranno ridotti a due due curricula dello stessa magistrale che, lo ricordiamo, possono differenziare i piani di studio per un massimo di 30 crediti. Il risultato, a nostro parere, sarà di far perdere completamente la specificità dei due corsi di laurea. TLS, essendo veramente improntato alla formazione di una figura di laureato-traduttore completa, è il corso magistrale con il più alto numero di studenti del dipartimento; Linguistica è l’ultimo baluardo di un settore scientifico di grande tradizione pisana, avente, sulla magistrale, i requisiti di docenza, in termini di sostenibilità, tali da poter rimanere così come è.

Inoltre, per non farci mancare niente, anche LEA e LEFE confluiranno in un’unica magistrale (classe LM-37) con due curricula. Sorge spontaneo domandarsi che percorso avrebbero fatto gli attuali studenti di LEFE che hanno seguito alla triennale il curriculum comparatistico di lettere: forse ci sarebbero arrivati da Lingue? Forse dal moderno di lettere? Sta di fatto che la probabilità di dover recuperare una quantità enorme di crediti per accedere alla magistrale è molto alta. 

Questo è lo stato dei fatti, ma i lavori non sono chiusi: la commissione per il riordino della didattica e la commissione paritetica continueranno a lavorare sul riordino almeno fino a luglio 2014. In queste sedi, come rappresentanti di Lettere Rosse-Sinistra per… porteremo le istanze degli studenti e le vostre segnalazioni, per costruire una offerta formativa di qualità e razionale nella continuità tra triennali e magistrali. Invece, la proposta di riordino approvata in consiglio di dipartimento con il nostro voto contrario sembra, più che un’opportunità per migliorare l’offerta didattica, un’accelerata sulle conseguenze per la sostenibilità dei corsi del decreto AVA (autovalutazione, valutazione, accreditamento), che con i suoi criteri stringenti  rischia di comportare negli anni una drastica riduzione dei corsi di laurea attivati dai dipartimenti.

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