tfa
Oggi il Consiglio di Amministrazione ha approvato una delibera che legittima uno scandalo: il 10% della tassa di iscrizione al test di preselezione del TFA (Tirocinio Formativo Attivo, l’attuale modalità di conseguimento dell’abilitazione per l’insegnamento nelle scuole secondarie) passerà direttamente nelle casse della CRUI -Conferenza dei Rettori delle Università Italiane-

La non convincente e ingannevole motivazione  che la CRUI avrebbe coordinato il percorso amministrativo, burocratico e logistico di questo nuovo bando si scontra tanto con il lavoro degli Atenei stessi, che erogano didattica ai tirocinanti, e soprattutto con il principio politico per cui si tende, quando si trattano questioni inerenti al TFA, a creare problematiche su problematiche, aggravando ancora di più la condizione umana e lavorativa di queste persone. Al versare ad una fondazione una quota monetaria presa direttamente dalle tasche degli studenti, noi opponiamo invece l’esigenza che siano gli enti e le istituzioni pubbliche, primo fra tutte il Ministero dell’Università e della Ricerca, a farsi promotrici di iniziative economiche e organizzative che facilitino coloro che non vogliono nient’altro che abilitarsi per una professione; la tassazione enorme per chi diventa tirocinante -a Pisa, ben 2500 euro, aumentati di 300 euro rispetto allo scorso anno, che, come minimo, dovranno essere rateizzate durante il corso dell’anno-, le mille difficoltà in termini di trasporti e servizi appesantiscono in maniera esponenziale la condizione di precarietà che si trovano ad affrontare i TFA.

Riteniamo assolutamente inaccettabile ed immorale il versamento del 10% della tassa concorsuale alla CRUI e crediamo sia il momento di cambiare rotta sia rispetto alle specificità del TFA e dei PAS -Percorsi Abilitanti Speciali, categoria ancora più bistrattata dei tirocinanti “normali”-, sia, in termini generali, rispetto al grado di considerazione e di valore che deve avere il lavoro della conoscenza, non sommando precarietà a precarietà (ad oggi, sono circa 300.000 i precari presenti nelle graduatorie nazionali), ma valorizzando il mondo dell’insegnamento e chi a questo mondo vuole accedervi, tramite misure concrete -a partire dal finanziamento delle scuole secondarie, fino almeno all’abbassamento drastico della tassazione dei TFA-, respingendo qualsivoglia tipo di guadagno e lucro sulle spalle di questo mondo.

I rappresentanti degli studenti di Sinistra per…