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Il giorno 20 maggio 2015 alle 15.00 saremo in presidio sotto la Conferenza Regionale del Diritto allo Studio in cui si parlerà del nuovo Piano degli Investimenti e delle linee di indirizzo per il nuovo Bando Borse di Studio.

La giunta regionale toscana, protraendo la propria decisione tra tagli a tutti i servizi e riduzione al minimo del numero di lavoratori, a metà marzo ha stralciato il Piano degli Investimenti (PDI) 2015 approvato dall’Azienda nel dicembre 2015 su indicazioni della Regione stessa.

Con questa mossa, Rossi e la sua banda stanno negando quei finanziamenti aggiuntivi promessi dalla giunta stessa lo scorso autunno, fortemente funzionali a restituire un’immagine di una Regione che investe sul diritto allo studio.

Dei 5 milioni di euro promessi nella lettera d’intenti nell’autunno del 2014 (inseriti a bilancio preventivo) invece sopravvivono ad oggi solo 1,4 milioni necessari al potenziamento dell’impiantistica antincendio, su cui chiaramente non ci si può permettere ritardi. Gli altri 3,6 milioni sono stati messi in discussione (e ad oggi bloccati) con tutto il PDI lasciando alla prossima giunta il compito di valutare gli investimenti per il DSU, e di riconfermare eventualmente i 3,6 mln, con tempi e volontà tutt’altro che certi.

Questi finanziamenti avrebbero dovuto far fronte ad un aumento vertiginoso dei borsisti e una serie di interventi necessari (come la ristrutturazione della residenza Paradisa a Pisa, l’ampliamento della mensa Bandini a Siena) che ad oggi sono del tutto bloccati.

La tempistica con cui è stato comunicato questo stralcio da parte della Regione obbliga l’Azienda ad una paralisi delle sue attività, accentuata dai tempi e dalle priorità elettorali che i vertici regionali certamente conoscono bene. Come se non bastasse gli investimenti del diritto allo studio erano già formalmente fermi al Piano di Investimenti dell’anno precedente, la cui variazione non è mai stata approvata dalla Regione Toscana, la stessa che oggi, con mesi di ritardo e senza risolvere il problema, con tanta tranquillità blocca consapevolmente gli investimenti di chi lavora – sempre più a fatica – per garantire l’accesso al diritto allo studio universitario.

In questo clima schizofrenico non sorprende affatto che la contemporanea discussione sul bando borse di studio, rimandata fino all’ultimo giusto in tempo per l’’ultima giunta regionale, non contenga proposte di rilievo e di prospettiva. In particolare le linee della giunta sui requisiti economici per ottenere la borsa di studio, rimangano le stesse degli anni scorsi, non tenendo conto quindi nemmeno delle previsioni effettuate dall’Irpet all’interno della stessa Regione Toscana.

Questo porterà in vista del nuovo calcolo dell’ISEE, una drastica diminuzione dei beneficiari attuali di borsa di studio; infatti circa uno studente su dieci verrà escluso da tutto il sistema di diritto allo studio, mentre il 5% vedrà diminuire l’importo della borsa.

Alla fine del mandato del CdA del DSU e della Giunta regionale di Rossi, ci pare ovvio che un modello ritenuto virtuoso per molti anni, in realtà e stato un farsa ben mascherata e che ora va incontro all’autodistruzione. Con le prospettive di un aumento degli studenti borsisti (già registrato con alte percentuali nell’anno accademico trascorso) sarà praticamente impossibile garantire l’erogazione dei servizi dell’azienda, quali la gestione delle mense, delle residenze e il trasferimento dei contributi economici agli studenti. Su questo ricordiamo la folle decisione del governo Renzi, di porre i trasferimenti statali per le Regioni sotto patto di stabilità, avallata dalla complicità della Regione, che rendono ancora più difficile investire sul diritto allo studio.

Pretendiamo quindi dalla Regione un ripensamento radicale della gestione dei finanziamenti regionali e statali. Mercoledì 20 maggio saremo in presidio presso la conferenza Regionale pretendendo meno superficialità nel trattare temi come la riduzione del 10% della platea di studenti borsisti e investimenti su quei servizi che sono ad oggi più carenti e problematici nelle varie città universitarie.

Studenti di Sinistra – Firenze
Sinistra per… – Pisa
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