Nel Consiglio di Scuola di giovedi 13 Marzo è stata discussa la proposta di modifica dei criteri di accesso al corso di ingegneria meccanica; questa proposta prevedeva l’innalzamento delle soglie minime per superare il test OFA da 7/20 a 9/20 su matematica con blocco totale degli esami in caso di non superamento del test; il tutto argomentato come tentativo per risolvere i grandi problemi del corso legati ai tempi di laurea molto lunghi e alla grande percentuale di abbandono.

Ci siamo fermamente opposti a questa proposta, dimostrando in consiglio che, a differenza di quello che pensano alcuni docenti, il problema non è da ricercarsi nella scarsa capacità degli studenti ad affrontare il percorso universitario, ma piuttosto nell’accanimento dimostrato inserendo ostacoli in itinere quali le propedeuticità, la mancanza di esoneri e la distribuzione poco uniforme degli esami nei semestri. Il tutto rende il percorso universitario un vero e proprio percorso ad ostacoli che non può che aumentare i tempi di laurea in maniera sensibile.

Altra questione molto grave è che questa proposta avalla l’idea che possano esistere corsi di ingegneria piu’ eccellenti di altri; non è possibile, infatti, esigere competenze in entrata differenti da corso a corso, dato che la didattica a ingegneria è basata su conoscenze comuni di base e in questo modo si sarebbe scardinato questo principio.

In Consiglio abbiamo mostrato ai docenti i dati sugli ostacoli che andavano a dimostrare la nostra posizione e siamo riusciti a mantenere la situazione attuale per l’AA 2014-2015 bloccando la proposta con 22 favorevoli e 11 contrari!

E’ una grande vittoria contro la concezione di qualità del corso misurata solo in base alle conoscenze pregresse e non, piuttosto, alla qualità della didattica erogata. 

Adesso la battaglia continuerà lungo tre strade: nel primo gruppo di lavoro della Scuola per la riforma degli ingressi, dove bisognerà rimettere in discussione la concezione del test OFA, da intendere non come mezzo per scoraggiare gli studenti quanto come vero test autovalutativo; nel secondo gruppo di lavoro della Scuola per le programmazioni didattiche, dove bisognerà imboccare la strada del primo anno in comune per tutti i Corsi per evitare squilibri numerici e nelle prove; nel Consiglio di Corso di Meccanica, dove andranno riformate le propedeuticità, come già fatto in tutti gli altri corsi di Studio.

Per fare ciò servono futuri rappresentanti in tutti gli Organi che condividano l’idea di Università pubblica accessibile a tutti e non elitaria da portare avanti nell’unico sindacato studentesco dell’Ateneo: Sinistra Per… Le elezioni del 6-7-8 Maggio saranno l’unica occasione per i prossimi due anni, da cogliere per chi ritiene gli studenti tanto una componente essenziale della vita accademica quanto la categoria più debole sulla quale si riversano di più le conseguenze di anni di definanziamento dell’Università pubblica.