This picture taken on November 6, 2010 sIl corso di Scienze dei Beni Culturali ha conosciuto negli ultimi anni un’espansione degli iscritti non adeguatamente supportata da risorse, organizzazione coordinata e capacità di rispondere con efficacia alle esigenze studentesche. Anzi nel contesto generale di crisi e di tagli all’università il corso vede moltiinsegnamenti non più attivi, aule in cui svolgere lezione insufficienti a fronte del numero di scritti, problemi irrisolti legati all’organizzazione della didattica. E’ la materializzazione nel piccolo della catastrofe di un Paese che non riesce a conservare e valorizzare il proprio patrimonio culturale e artistico, che è responsabile della vergognosa situazione di Pompei e che, anziché offrire prospettive lavorative per operatori dei beni culturali già formati, emana bandi ministeriali per tirocini con rimborsi da fame e nessuna prospettiva di stabilizzazione

A fronte di questo scenario che rende urgente un intervento, negli ultimi anni l’indisponibilità dei docenti ad assumersi la responsabilità organizzativa come presidente del corso ha aggravato la situazione, facendo mancare i basilari punti di riferimento dello studente. E’ arrivato il momento di riprendere in mano la situazione e di produrre un reale cambiamento. Partiamo dalla petizione scritta dagli studenti di scienze dei beni culturali e sulla quale da oggi siamo tutti impegnati a raccogliere firme di sostegno.

Partiamo dalla richiesta semplice di estendere la lista dei docenti e delle materie con cui è possibile sostenere la prova finale. Mentre negli altri corsi di laurea è possibile scegliere il relatore anche esternamente al proprio corso di appartenenza, a Scienze dei Beni Culturali lo studente è vincolato a un’esigua lista di nomi che non consente di promuovere a pieno lo sviluppo dei propri interessi. Si tratta solo di un primo passo per arrivare nel prossimo futuro ad affrontare in maniera organica la strutturazione del corso intervenendo sui punti più critici.

Riportiamo di seguito il testo della petizione scritta dagli studenti di scienze dei beni culturali

 

ESTENDIAMO LA LISTA DEI DOCENTI PER LA PROVA FINALE!

Un primo passo verso un necessario cambiamento nel Corso di Scienze dei Beni Culturali

Alle Colleghe e ai Colleghi del Corso di Scienze dei Beni Culturali.

In questi anni, come sapete, la situazione delle università italiane è andata progressivamente peggiorando, e Pisa non è da meno. Professori pensionati e non sostituiti, diminuzione dei corsi di studio e delle possibilità di scelta, assieme ad un peggioramento della qualità dell’offerta formativa.

Oltre ai generici problemi che toccano più o meno tutti i dipartimenti, all’interno del nostro, quello di Civiltà e Forme del Sapere, il corso a cui vi siete iscritt* versa in una condizione drammatica. Molti dei corsi non sono più attivi, le aule in cui svolgere le lezioni sono insufficienti per l’alto numero di iscritti, i programmi di studio sono del tutto inadeguati al numero di crediti che forniscono, oltre ad un atteggiamento poco professionale e rispettoso da parte di alcuni docenti nei confronti degli studenti.

Quello che risulta più grave è un generico disinteresse da parte della classe dei docenti per le problematiche organizzative riguardanti il corso, testimoniato anche dalla mancanza di una candidatura per il ruolo di Presidente del Corso di Laura, che infatti è stato affidato ad un professore esterno (proveniente dal Corso di Storia).

Le procedure e i regolamenti inerenti al nostro Corso di Laurea risultano in molte parti eccessivamente datati, incongruenti con il regolamento di Dipartimento e con le stesse regole interne del Corso, ma soprattutto sono inconcepibilmente restrittivi e chiusi. Basti pensare all’esiguo numero di professori a cui è possibile chiedere l’argomento della tesi di Laurea, mentre in altri corsi del nostro Dipartimento è consentito scegliere il relatore anche esternamente al Corso di appartenenza.

Pensiamo sia venuto il momento di iniziare ad avviare un cambiamento, di iniziare a trasformare le molte e giustificate lamentele che prendono vita tra i corridoi dei palazzi in proposte costruttive di dialogo e cambiamento di questo Corso di Laurea, che ha lo scopo di creare una classe di professionisti che vivono dell’amore e della passione per la parte migliore che questo Paese ha saputo dimostrare al mondo, ossia la Cultura e i Beni prodotti da essa.

La prima proposta, per cui oggi vi chiediamo un segno della vostra presenza, è quella di aprire una discussione in consiglio di Corso in merito al regolamento per lo svolgimento della prova finale (o Tesi di Laurea). Ciò di cui vogliamo discutere è la possibilità di aprire le nostre strade per la prova finale ad una lista più ampia di professori a cui chiedere di essere Relatori, nello spirito multidisciplinare che ci viene insegnato fin dal primo giorno dei corsi che seguiamo.

Questo non è un gesto vuoto ma dimostra l’attenzione data da voi ai tanti problemi del nostro Corso, di cui la prova finale è solo uno di questi. Un primo gesto per aprire un canale di dialogo, necessario per affrontare i prossimi problemi, delle quali invitiamo anche voi a renderci partecipi, perché ogni studente di questo Corso è la linfa vitale che tiene vivi questi insegnamenti.

Le lamentele rimangono silenziose e inascoltate e hanno l’unico fine di alimentare e mantenere il malumore, ma è possibile trasformarle in idee e proposte, le quali possono avere la forza del cambiamento attraverso il confronto con l’altra fondamentale parte del nostro Corso, ossia la classe docente. Noi siamo qui per iniziare a creare una prima proposta di altre che seguiranno.

Queste insieme ad una rappresentanza studentesca all’interno del consiglio di Corso, ad oggi assente, sono gli strumenti più validi per cominciare a crescere e a migliorare un percorso di studi fondamentale per il nostro Paese, e per portare all’attenzione dei docenti le esigenze di coloro che tengono in vita questo Corso e che ne sono la parte fondamentale, ossia gli studenti.

Studiamo il passato, ma vogliamo guardare al nostro futuro.

 Studenti e studentesse di Scienze dei Beni Culturali