Dopo aver raccolto numerose segnalazioni da parte di studentesse e studenti ci siamo rivolti all’amministrazione centrale per comprendere le motivazioni dei ritardi nei pagamenti di borse erasmus, delle collaborazioni part-time (150 ore) e dei rimborsi tasse, sollecitando l’adozione di provvedimenti per risolvere quanto prima il problema.

L’ateneo è sul lastrico? Niente affatto, la causa è tecnica e per niente nuova: il problema risiede nel passaggio alla contabilità economico-patrimoniale, che il nostro ateneo ha voluto effettuare già l’anno scorso nonostante la legge concedesse un altro anno per questa pesante riforma. L’impreparazione e le incertezze di questo passaggio hanno rappresentato il principale motivo per cui abbiamo votato contrari al bilancio d’ateneo; ora siamo davanti al risultato peggiore per gli studenti: le tipologie di pagamento sopra riportate sono state sospese da Novembre scorso.

E’ inaccettabile che forme di sostegno economico indispensabili come le borse erasmus, mezzi senza i quali diversi studenti non possono continuare la loro esperienza formativa all’estero, non siano ancora pervenute nonostante la scadenza prefissata fosse il 28 Febbraio scorso.

Gli stessi mancati rimborsi tasse, nonché il non pagamento prolungato di collaborazioni svolte da studenti all’interno delle strutture dell’università di Pisa, rischiano di causare disagi presso le fasce più deboli della comunità studentesca.

Le nostre segnalazioni e gli incontri con l’amministrazione centrale hanno incontrato l’attenzione della parte politica dell’ateneo, con la quale ci siamo mossi per verificare con gli uffici gli ostacoli alla risoluzione del problema. Guarda caso, ci sono state fornite in poche ore importanti novità e le seguenti tempistiche:

– per quanto riguarda le borse erasmus sono partiti i pagamenti da oggi stesso (Venerdì 5 Aprile);

part-time studentesco (150 ore) i pagamenti partiranno da lunedì 8 Aprile;

– i rimborsi tasse sono invece ancora bloccati, ma l’ateneo si è già mobilitato insieme al ministero per poterli garantire al più presto; continueremo a vigilare e a premere per velocizzare la risoluzione anche di questo disagio.

Vi terremo informati riguardo i prossimi risvolti e vi invitiamo a segnalarci eventuali mancanze rispetto a queste tempistiche durante la prossima settimana. Se non saranno rispettate, siamo pronti ad aumentare il livello della protesta: con i diritti degli studenti non si scherza!