cavalieriNon è la prima volta che si mal interpreta il problema della Movida a Pisa, approcciandovisi come se fosse un problema di ordine pubblico. Questo approccio è stato infatti confermato per l’ennesima volta dall’ordinanza anti-alcol firmata dall’assessore Sanzo nel mese di maggio. Sinistra per… attraverso la Consulta degli Studenti Universitari vuole aprire un confronto fra le parti per individuare delle soluzioni al concentramento serale nel centro che non rispondano a logiche repressive, ma possano al contrario promuovere azioni positive per ampliare lo spettro di luoghi di aggregazione in città e realizzare una compiuta integrazione fra le sue componenti.

Il Comune ha recepito la richiesta della Consulta degli Studenti Universitari convocando un’assemblea pubblica Giovedì 3 Luglio alle ore 18.30, Stazione Leopolda
Di seguito riportiamo il testo di lancio dell’appuntamento:

Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza della mattina dell’8 Maggio, che ha visti partecipi insieme alle forze dell’ordine, le istituzioni e le associazioni di categoria, ha approvato un’ordinanza prefettizia che vietava la detenzione in luogo pubblico di bevande alcoliche dopo le 22, nei fine settimana e nei festivi dal 15 di Maggio fino al 30 luglio 2014, poi sostituita da una più blanda che non vieta la detenzione, bensì la vendita da a asporto dopo le 22 nell’arco temporale tra il giovedì e la domenica.

Tale misura è stata accolta e presentata come strumento appositamente messo in campo per arginare il degrado del centro storico e per limitare la vendita abusiva. Limitare il degrado proprio fino al 30 Luglio, momento in cui la componente studentesca lascia la città.

Può una misura estremamente rigida come quella proposta essere realmente una risposta ad un evidente problema di integrazione?
L’amministrazione comunale, che ha dato il suo placet a questa misura, è chiamata a rispondere. Può essere la restrizione dei comportamenti individuali la via per rendere più sicura la città?

La Consulta degli studenti universitari, organo consultivo del Consiglio Comunale, ha voluto proporre questo momento di confronto con l’associazionismo cittadino, le parti politiche nonché le parti coinvolte dell’amministrazione comunale e della prefettura per discutere di come la cittadinanza tutta – dalla componente studentesca che si trova a rappresentare, ai residenti, alla comunità migrante – possa esser messa nelle condizioni di promuovere integrazione e cultura anziché degrado.

Il sovraffollamento serale di alcune zone del centro, assieme alla desertificazione culturale delle periferie, sono problematiche all’ordine del giorno della città. Crediamo che queste debbano essere oggetto di confronto pubblico fra le varie soggettività cittadine, che possano così farsi promotrici di azioni positive rivolte non ad identificare la sicurezza per i cittadini con lo spopolamento, bensì a riempire con i loro diversificati contenuti tutte le zone urbane di attività e iniziative.

La Consulta degli Studenti Universitari