notavNei giorni scorsi l’ARDSU ha pubblicato il bando di concorso per la concessione di borse di studio e posti alloggio per l’anno accademico 2014/2015, sulla base dell’atto di indirizzo della Giunta Regionale approvato in data 23 giugno. 

 

Il bando per l’assegnazione dei benefici resta uno dei più avanzati d’Italia: riteniamo positivi l’adeguamento del requisito economico Ispep (Situazione patrimoniale) a 33.000€ e l’anticipazione dell’uscita delle graduatorie, in modo da consentire l’assegnazione dei benefici con l’inizio dell’anno accademico e non in una fase successiva

Tuttavia, le richieste più sostanziali avanzate dagli studenti sono state eluse. Resta fermo a 19.000€ il valore massimo Isee (Situazione economica), non si è proceduto con una rivalutazione al rialzo dell’importo delle borse attraverso la revisione delle fasce, né è stata ribassata la tariffa per restare nelle residenze richiesta ai vincitori di borsa semestrale, che da un giorno all’altro si trovano a pagare 165€ mensili di affitto. 

Con queste scelte, la Regione Toscana ha evidentemente interrotto il trend positivo degli ultimi anni, con investimenti crescenti che hanno consentito di aumentare sensibilmente il numero di borse di studio erogate. Riteniamo miope questa scelta, a fronte di una crisi economica che scarica i suoi costi sui ceti più deboli e di un’università pubblica che risulta sempre meno sostenibile economicamente, producendo di conseguenza esclusione sociale. 

Preoccupano, inoltre, le chiusure della Regione sulle proposte di garantire la borsa di studio ai richiedenti asilo e di riconoscere agli studenti iscritti al registro delle unione civili gli stessi benefici collegati allo status di studente coniugato. La Regione ha liquidato le due questioni paventando il rischio di iniquità, ma ci sembra piuttosto chiaro come non si sia voluto lavorare al potenziamento dell’inclusione dei migranti nel sistema di diritto allo studio e al pieno riconoscimento delle unioni civili. 

La discussione sul bando dimostra come sia necessario tenere la guardia alta: il tema delle risorse, degli investimenti e dei finanziamenti regionali al diritto allo studio è di primaria importanza e lo porteremo con forza nelle mobilitazioni studentesche del prossimo autunno.