Occupazione Santa Croce in Fossabanda-4Stamattina, 4 Settembre, la CUT (conferenza Università-Territorio, organo di coordinamento tra gli ​enti Università, ARDSU e Comune di Pisa) ha affrontato il tema dell’emergenza abitativa studentesca arrivando ad importanti evoluzioni sulla messa a disposizione di nuovi posti letto.

​La situazione di partenza è desolante: malgrado l’ultimo anno sia stato segnato da impegni e promesse in risposta alle nostre ripetute denunce dell’emergenza, il settembre 2014 si è aperto con lo stesso numero del settembre 2013 di posti letto per studenti borsisti fuori sede: 1564 contro circa 3200 aventi diritto (che probabilmente, stanti gli attuali dati di affluenza per le richieste di borse di studio, soprattutto nella sede pisana, quest’anno saranno in aumento).​

 Dopo un anno di rivendicazioni studentesche sullo stabile di S. Croce in Fossabanda, che potrebbe ospitare circa 90 posti letto e una mensa per l’area delle Piagge (oggi servita solo dall’insufficiente mensa in Via Betti), il Comune e il Diritto allo Studio Universitario si sono ufficialmente impegnati a concludere la trattativa entro 40 giorni, quindi entro metà ottobre, data in cui gli esiti verranno illustrati in una nuova seduta della CUT. 

Confidiamo nel buon esito della trattativa, sottolineando la gravità dell’emergenza abitativa (che probabilmente peggiorerà visto l’aumento delle richieste di borse di studio per l’a.a. 2014/15) che non vede soluzioni alternative immediate in campo per colmarla.

Rivendichiamo la segnalazione tramite la nostra occupazione, avvenuta un anno fa, di questo stabile strategico sia per la già prevista destinazione residenziale, sia per la realizzazione della mensa al suo interno. 
Arrivati a questo punto, sarebbe insostenibile e ingiustificabile un passo indietro dei due enti, dopo un anno di confronto che ha evidenziato l’importanza di un utilizzo pubblico dell’immobile in attesa dell’apertura di S. Cataldo e Paradisa, che avver
rà almeno, rispettivamente, tra 2 e 3 anni.

Inoltre, le novità certe rispetto allo scorso anno accademico sono sulla residenza di via da Buti (inaugurata ben 4 volte ma mai aperta definitivamente e resa quindi effettivamente uno studentato funzionante), composta di circa 30 posti letto che dovrebbero essere assegnati, stavolta si spera in maniera definitiva, fin da questo mese; inoltre, ci sono degli aggiornamenti rispetto al complesso di ​Villa Madrè che​,​ dopo le polemiche e il contenzioso di questi ultimi mesi, ​vedrà una risposta definitiva entro la prossima settimana.