Nella giornata del 29 Aprile Mr.Shish, il nostro attuale presidente del Consiglio, e la sua fedele compagna Mrs.Giannini, si troveranno a Pisa in occasione del trentesimo anniversario dell’installazione di Internet in Italia, per annunciare in uno dei Paesi con la peggiore connessione internet d’Europa, l’indizione di una serie di bandi che dovrebbero portare entro il 2020 l’Italia ad una connessione internet sostenibile. Come usanza in ogni feudo italico, i regnanti saranno scortati al loro passaggio dai valorosi guerrieri dell’arma locale, che terranno le adoranti folle alla giusta distanza dai loro beniamini per permettere l’annuncio dell’agognata banda ultralarga.

Come Sinistra per… non possiamo non accogliere l’invito di tutte quelle voci che si levano a protesta proprio il giorno in cui il presidente del Consiglio farà visita alla nostra città, per manifestare il dissenso verso tutte le politiche che Renzie e la Giannini rappresentano e continuano imperterriti a portare avanti, noncuranti di tutta una fascia di popolazione che le rigettano e le hanno sempre rigettate.
Da Jobs Act e Sblocca Italia, passando per la Buona Scuola, fino all’ultima svolta militarista della questione libica e la plateale svalorizzazione della democrazia nella gestione del referendum e nelle dichiarazioni post-referendarie, il governo Renzi è responsabile di un chiaro attacco, al lavoro, ai saperi, agli individui e alla democrazia che si scontra con un’altra idea di società rivendicata dalle persone e le associazioni che si troveranno in piazza a manifestare.file
E’ per tutti questi motivi che il 29 Aprile prendiamo parte ad una giornata di contestazione che stia nelle piazze e tra la gente; che parli delle vere necessità di tutte le componenti sociali di questo paese, che critichi in maniera forte e chiara le scelte scellerate di questo governo voluto da nessuno, e riporti al centro dell’attenzione l’incapacità di un premier di confrontarsi con i cittadini di un paese ormai distrutto dal suo egocentrismo. Non più “cosa pubblica” bensì “elogio alla persona”; non più partecipazione e discussione bensì spettacolarizzazione. Più che un premier, avremo in visita nella nostra città, un ormai vintage “Re Sole” capace di ridicolizzare anche le più importanti istanze sociali rispondendo con hashtag e cinguettii. Questo modo di fare non è degno di un paese civile e democratico, non è degno di un paese che 71 anni fa stabilì le proprie regole fondanti sul lavoro, sull’uguaglianza, sulla democrazia e principalmente sulla libertà. Ce ne siamo forse dimenticati?
Se non noi, lui sicuramente; e noi saremo lì per ricordargli che c’è ancora qualcuno che non è disposto a chinare alla testa e accettare senza far sentire la propria voce.

Sinistra per…