Nella riunione di lunedì 6 maggio, la commissione didattica d’ateneo ha dato un parere sull’offerta formativa (la totalità dei corsi di laurea) da attivare per il prossimo anno accademico. Come Sinistra per…, abbiamo approvato l’attivazione dei corsi di laurea non gravati da numero programmato o con numero chiuso imposto dalla legislazione nazionale (es. Medicina, Ingegneria Edile-Architettura ecc.).

Ci siamo invece astenuti rispetto all’attivazione di corsi a numero programmato locale, cioè imposto dal nostro ateneo (es. Farmacia e affini, Lingue ecc.), ribadendo la nostra totale contrarietà all’utilizzo di questo strumento che svilisce l’idea di università di massa e di diritto ad accedere ai gradi più alti degli studi, nell’ottica di dare un segnale forte agli organi di governo, all’interno dei quali procederemo all’approvazione definitiva. Non abbiamo quindi espresso parere contrario perché non è nostra intenzione non attivare affatto quei corsi di studio, ma lavorare affinché diventino (o ritornino) ad accesso libero. La commissione didattica ha recepito a maggioranza la nostra impostazione, mentre una minoranza ha votato a favore dei numeri programmati senza esprimere pareri.

Con profonda indignazione, segnaliamo come Ateneo Studenti, nonostante le (fasulle) dichiarazioni di contrarietà fatte in campagna elettorale, abbia votato favorevolmente all’attivazione dei corsi a numero programmato senza aprir bocca.