30 ottobre 2025, allerta meteo gialla in Toscana. Basta un temporale a mettere in ginocchio l’Università di Pisa. Si allagano il Polo Piagge, Economia e Boileau. Piove in Fibonacci e Carmignani, nella biblioteca di italianistica e in residenze (Nettuno): queste solo alcune delle segnalazioni che abbiamo raccolto fino ad ora.
Iniziamo dalla pratica: abbiamo contattato il Prorettore alla Didattica e richiesto che venga sospesa l’attività didattica di Ateneo per il pomeriggio di oggi, considerando le condizioni dei poli in cui dovremmo andare a lezione e considerando che è già prevista pioggia. Intanto, nelle aree dove il problema si è fatto già sentire in modo più forte, si stanno già annullando delle lezioni e programmando i recuperi.
Aggiorneremo sull’eventuale sospensione appena ci saranno novità. Per ogni dubbio sulla tua lezione controlla i canali ufficiali di Ateneo o contatta la rappresentanza del tuo Corso!
Uscendo dal caso specifico (la giornata di oggi), non ci spenderemo molto in polemica su quanto queste cose non debbano accadere e su quanto sia emblematica una situazione del genere. “Piove sul bagnato”, avemmo già modo di dire quando, negli scorsi anni, si erano presentati problemi analoghi.
Il problema è che, in fondo, i problemi strutturali per i quali questi fenomeni continuano a verificarsi non stanno venendo in alcun modo affrontati.
L’Ateneo porta avanti delle manutenzioni ordinarie o straordinarie dove la situazione sta per diventare tragica (l’abbiamo visto con il Polo F) ma i finanziamenti a disposizione (complici anche le scelte di investimento che vengono fatte in sede di bilancio) continuano a non bastare per interventi massicci sul patrimonio edilizio.
Il Governo continua a tagliare i fondi agli Atenei(e poi racconta di averli anzi aumentati), rendendo difficile immaginare che questa situazione possa in qualche modo migliorare nel breve o medio periodo.
A fare da sfondo resta poi la crisi ecologica e, anche su questo tema, potremmo parlare a lungo (come già è stato fatto) e argomentare sulle responsabilità che Governo e Università hanno in merito.
Ma per tornare a noi comunità studentesca, in sintesi ci diciamo sempre che gli spazi dell’Università sono i NOSTRI spazi, quelli in cui studiamo e, in qualche modo, viviamo. Questo significa anche attivarci al fine di migliorarne la condizione. Come farlo? In primo luogo parlandone insieme. Portaci le tue segnalazioni e proposte o, se vuoi partecipare attivamente, contattaci!
