Nella giornata del 22 maggio si è svolta al CUS l’ultima delle riunioni preparatorie per il prossimo Tower festival. Ultima perché si è conclusa con la cancellazione dell’evento, giustificata con “difficoltà oggettive” dovute al commissariamento che vive il CUS.

Come studenti abbiamo ribadito l’importanza di un evento di tale portata, che è già mancato lo scorso anno e che è in grado di coinvolgere centinaia di studenti in svariati sport, offrendo sia un’occasione di aggregazione sia un ampliamento dell’offerta culturale che l’università offre agli stessi studenti. Una versione magari ridotta, comprensibile data la situazione critica, ma ben organizzata sarebbe stata ben voluta dagli studenti e avrebbe potuto rappresentare un’occasione per far ripartire il CUS.

A queste argomentazioni ci è stato risposto che non ci sono più le condizioni affinché si possa fare il Tower con lo stesso spirito di un tempo, una giustificazione non basata su una difficoltà materiale, ma piuttosto su uno scoglio politico, dovuto molto probabilmente alla cattiva gestione e comunicazione da parte dell’amministrazione dell’Università.
Lavoriamo da anni, ormai, per portare la voce degli studenti anche all’interno del comitato sportivo che non è mai stato davvero punto di discussione dell’amministrazione universitaria, la quale ha portato avanti una politica non propositiva ma piuttosto di tentata risoluzione dei problemi solo nel momento in cui le nostre richieste di comunicazione e confronto diventavano insistenti. Abbiamo fino ad ora lavorato con un’amministrazione che non ha cercato di mantenere un rapporto di comunicazione con i rappresentanti degli studenti, che portano la voce e i bisogni di chi quei luoghi li vive e vorrebbe sfruttarne il potenziale.

Il Tower Festival è solo l’ennesima situazione in cui le decisioni prese dall’amministrazione dell’Università ricadono direttamente sugli studenti, senza coinvolgere i rappresentanti, eletti affinchè necessità e volontà della componente studentesca possano essere ascoltate a tutto tondo.

Continueremo comunque a lottare affinché, anche nella situazione di disagio che attraversa il CUS, i diritti e il miglioramento dei servizi per gli studenti sia garantito.