CONVERGERE PER INSORGERE. PER QUESTO, PER ALTRO, PER TUTTO.

22 Ottobre, Bologna.

Sabato prossimo parteciperemo al corteo “Convergere per Insorgere” organizzato da Insorgiamo, il Collettivo di Fabbrica GKN e Fridays For Future Italia, a Bologna. 

Ci stiamo organizzando per il viaggio; Se anche tu volessi partecipare non esitare a scriverci!!

Riportiamo l’appello:

“La siccità, lo scioglimento di ghiacciai secolari, le ondate di calore sempre più intense, sono la drammatica conferma del cambiamento prodotto dal riscaldamento globale. Siamo nella costante lotta per arrivare a fine mese, contro il precariato, gli appalti, contro il carovita per un salario degno. Ma la lotta per arrivare a fine mese non ha nessun senso se non si vince quella contro la ‘fine del mondo’. Ed è impossibile coinvolgere fette crescenti della popolazione nella lotta contro la fine del mondo, se non le si carica della lotta di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese.

Vivere una vita non vuol dire solo avere un’occupazione e un salario, ma ha a che fare con la qualità del nostro tempo libero e dei luoghi che viviamo, con il riconoscimento delle nostre identità, con la dimensione ecologica del nostro contesto quotidiano, con i tanti diritti inalienabili che rivendichiamo nelle nostre città, a partire da casa, spazi sociali, mobilità collettiva e sostenibile, sanità e cultura.” 

Dobbiamo convergere insieme, in maniera intergenerazionale,, e poter affrontare all’unisono un sistema che vuole soffocarci sotto ogni aspetto.

Stiamo infatti vivendo un momento estremamente delicato dal punto di vista politico, che necessita di un’unione reale per quelle che sono le rivendicazioni socio-economiche e ambientaliste, contro un sistema capitalistico al collasso disinteressato alla salute delle persone e del pianeta. 

In questo contesto post-pandemico, in cui la forbice sociale si sta allargando sempre di più, ci troviamo di fronte a un paradosso per cui aumentano le spese militari e si abbassano sempre di più i salari e i fondi investiti sui servizi pubblici, come l’Università.

Da sempre crediamo in un’università come luogo di formazione e simbolo di apertura e accoglienza, un luogo in cui creare reali interazioni sociali e culturali, un luogo contrario ad ogni tipo di guerra e conflitto. Purtroppo non è così. Anche i nostri spazi sono stati invasi da una logica aziendalistica, che vuole rendere un diritto pubblico prerogativa delle classi più abbienti, una logica che crea e alimenta la disparità e la performatività con lo spauracchio della meritocrazia. Le logiche competitive che pervadono l’università sono le stesse che alimentano il sistema bellico. Ed è la stessa Università, centro nevralgico della cultura, che non ha scrupoli nel fare accordi con le industrie delle armi e dei combustibili fossili, non è esente neanche la Nostra.Non è questo il modello di università che vogliamo, e non possiamo permetterci di accettare passivamente certe logiche che da troppo tempo stanno portando a un progressivo deterioramento dell’istituzione stessa. Contro queste logiche ora più che mai è nostro dovere insorgere.