benedettine

Apprendiamo oggi, da un articolo pubblicato dal Tirreno, che la gestione delle “ex benedettine”, immobile di proprietà dell’Ateneo, potrebbe aver praticato concorrenza sleale e inadempienza rispetto al capitolato d’appalto, fattispecie che se si fosse realmente verificata rappresenterebbe un increscioso capitolo di una manovra che ha visto una spesa dell’Ateneo di 8 milioni di euro per acquisire un immobile dove realizzare una foresteria per visiting professors e piccolissime aule buone solo per svolgere corsi dei master; una scelta politica da noi fortemente avversata dato che, all’epoca come oggi, non risulta utile alla didattica dell’intero ateneo che soffre penuria di spazi da anni. Di fronte all’articolo uscito sul giornale a tiratura locale non possiamo che dire, come rappresentanti degli studenti, di sentirci in obbligo a chiedere chiarimenti immediati all’Ateneo e nella fattispecie al Direttore Generale Grasso, ribadendo la nostra contrarietà alla manovra nel suo insieme, ritenendola un utilizzo di fondi assolutamente sbagliato quando, in Ateneo, ci sono aule e poli che necessitano di manutenzione e ristrutturazione e che potrebbero essere davvero funzionali ad una didattica e ricerca migliore.