L’ex-Caserma Artale è uno spazio situato nel cuore della città di Pisa, di circa 18.000 mq. Ha un grande cortile, è composto da diversi edifici realizzati a fine del 1800, tra cui un teatro.

A fine 2021 è stato acquistato da una società di costruzione di immobili, la San Ranieri SRL, la quale nelle ultime settimane ha presentato al Comune di Pisa il progetto di rigenerazione degli spazi di questa ex caserma.

Apprendiamo, con nostro orrore, che questo complesso verrà trasformato in:

  • Uno studentato privato;
  • Un complesso residenziale di lusso da 24 appartamenti, con annessi parcheggi nella corte interna;
  • Un minimarket al posto del teatro;
  • Un albergo.

Oltre a questo si propone di realizzare un parcheggio a 4 piani all’angolo di via Derna, adiacente alla struttura

Tutto questo in una città già strangolata dal caro affitti, in cui il DSU fatica a trovare spazi in cui permettere di abitare a chi ha diritto al posto alloggio, in cui la componente studentesca è continuamente bistrattata dall’amministrazione comunale in favore di un turismo sempre più mordi e fuggi. Una città che continua a togliere le strade alle persone per darle alle macchine, che sposta le rastrelliere per le biciclette nei vicoli perché “indecorose”.

Che ce ne facciamo di uno studentato privato che costa un occhio della testa quando ci sono persone che aspettano anni per avere un posto nella residenza del DSU? La soluzione alla crisi abitativa che stiamo vivendo quotidianamente non è certamente la privatizzazione. L’invasione degli “student hotel” ha già coinvolto numerose città universitarie italiane. Una realizzazione di questo anche nella città di Pisa rappresenterebbe una sconfitta disastrosa per il Diritto allo Studio toscano, un aumento delle disparità e un ulteriore passo nella direzione di un processo, già in atto, di gentrificazione.

Che ce ne facciamo poi di un minimarket quando potremmo finalmente avere un teatro universitario? Un luogo dove il coro e l’orchestra dell’Università possano effettuare le loro prove, dove potrebbe prendere vita una compagnia teatrale universitaria, un luogo che faccia da ponte tra la formazione e la cultura universitaria e la città.

Che ce ne facciamo di un parcheggio a 4 piani nel centro della città – già che ci siamo trasformiamo in parcheggio anche Piazza dei Miracoli, interriamo l’Arno e facciamoci una bella AUTOSTRADA; ne godono l’ambiente, la vivibilità della città e pure i nostri polmoni.

Di fronte a un’Amministrazione Comunale e a una Città che dimostrano nuovamente quanto poco abbiano interesse a tutelare noi studentз, promuovendo invece la trasformazione di Pisa in un luogo accessibile solamente da turisti e da chi se lo può permettere, ci opponiamo. Vogliamo spazi nostri, per vivere e permetterci di studiare, spazi sani che favoriscano la cultura e la socialità che finalmente vorremmo tornare a vivere

Chiediamo infine al nuovo Rettore dell’Università di Pisa e all’Azienda Regionale del Diritto allo Studio di impegnarsi affinché sia possibile evitare questo ennesimo scempio nei confronti del nostro diritto allo studio, affinché possiamo vivere a Pisa come abbiamo diritto, in alloggi pubblici e di qualità.

#FATECISPAZIO