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Ripostiamo il testo dell’appello per la mobilitazione del 19 luglio a San Rossore contro i container e, in generale, la volontà di marginalizzare chi viene in Italia da Paesi in stato di guerra: l’accoglienza non è alluminio e cemento, è integrazione, solidarietà e dignità.

L’installazione dei container per profughi e richiedenti asilo a S.Rossore è una vergogna che non può essere tollerata. L’emergeza non può giustificare la drastica riduzione degli standard minimi di accoglienza, previsti dalla Convenzione di Ginevra sul diritto di asilo, dalle norme europee e nazionali e dalle circolari del Ministero dell’Interno. Tra l’altro, contrariamente a quanto affermato nel comunicato del Parco di S. Rossore, non esiste alcuna “emergenza”: le migrazioni e i flussi di richiedenti asilo sono ormai un fenomeno strutturale, nei confronti del quale è possibile attrezzarsi, senza farsi trovare ogni anno impreparati e disorganizzati.
Il passato ce lo insegna, il “campo” è uno spazio di marginalità, di segregazione e di sospensione dei diritti. Ostacola l’inserimento e crea sospetti, diffidenze e ostilità. Occorrono strutture in grado di permettere la costruzione di percorsi di autonomia e di inclusione sociale. Gli spazi ci sono, quel che manca è la volontà di riqualificarli e una politica di accoglienza seria.
Per quanto ci riguarda, chiediamo l’immediata rimozione dei container installati nel parco di San Rossore. Invitiamo con forza il sindaco e la giunta comunale a individuare, tra gli innumerevoli immobili inutilizzati in città, dei luoghi idonei per ospitare ed accogliere con dignità persone che sono fuggite da miseria e conflitti armati. Le proposte ci sono e sono concrete: dall’ex caserma di Via Giordano Bruno al Centro di Accoglienza di Via Garibaldi, fino agli immobili inutilizzati dell’Università. Riadattare questi spazi significa riappropriarsene, restituirli all’uso pubblico: oggi per i richiedenti asilo, domani per altre emergenze abitative, per famiglie e persone senza casa. Anche così si sconfiggono le diffidenze di una parte dei cittadini, e le ricorrenti lamentele sui presunti “privilegi” dei migranti.
Per questo invitiamo chiunque abbia a cuore accoglienza e dignità umana a trovarsi all’ingresso del parco di San Rossore domenica 19 luglio alle 17.00 per raggiungere con le nostre biciclette la zona del parco nel quale sono stati installati i container.