Da domani, primo settembre, sarà possibile richiedere un buono per l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile al trasporto pubblico locale, regionale o interregionale e per il trasporto ferroviario. Il valore del bonus verrà determinato in relazione all’importo dell’abbonamento, ma non sarà superiore a 60 euro.

Può essere richiesto, da chi presenta un reddito inferiore a 35.000, accedendo sulla piattaforma ministeriale bonustrasporti.lavoro.gov.it, tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica e inserendo l’autocertificazione. In fase di richiesta bisognerà indicare il tipo di abbonamento che si vorrà acquistare, il buono sarà utilizzabile per un solo abbonamento.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a una misura “bonus”, un provvedimento straordinario volto, teoricamente, a facilitare il nostro accesso a servizi che dovrebbero essere di base. Lo abbiamo visto con il “bonus psicologo” e lo vediamo anche in questa occasione. Decine di migliaia di euro continuano a essere spese in misure temporanee e circoscritte, elargite una tantum allз primз fortunatз che riescano a farne richiesta, data la natura limitata delle risorse. 

Sussidi che certamente generano un sollievo temporaneo, riducendo seppur di poco il carico che grava su chi si trova a dover sostenere spese mensili per raggiungere il proprio luogo di studio o di lavoro, ma che non sono la corretta risposta ai mali sistemici che ci circondano. 
Le risorse devono essere necessariamente investite in interventi a carattere strutturale, che siano quindi ad ampio raggio. Questo vale anche per le misure volte a incentivare la mobilità sostenibile, cosa che si propone di fare il bonus trasporti.
Perché se le misure non sono strutturali, allora sono solo di facciata.