Studiare all’interno di una Università significa per molti prendere una casa in affitto, molto spesso a prezzi insostenibili, inadeguate per condizioni e ubicate in una posizione scomoda. Nonostante questi gravi problemi fossero già noti, durante la pandemia non si è fatto nulla per arginarli, ma anzi si sono ulteriormente aggravati. Pisa infatti è stata l’unica città universitaria italiana che ha visto i prezzi degli affitti aumentare durante quel periodo. 

Ad oggi, infatti, Pisa rimane una delle poche realtà in cui gli affitti non solo non si sono abbassati, bensì si sono alzati in modo preoccupante, gravando inevitabilmente sulla componente studentesca e sulle loro famiglie.

Proprio per questo motivo è necessario che l’Ateneo, il DSU, l’amministrazione comunale e il ministero grazie alla nostra rappresentanza in CNSU si muovano congiuntamente per arginare queste problematiche attraverso:

– Un rifinanziamento dei bandi per la costruzione di residenze universitarie

– La riqualificazione e ristrutturazione degli spazi abbandonati della città

– L’impedimento dell’infiltrazione dei privati nel settore degli alloggi universitari (misura persino incentivata dal tanto decantato PNRR)

– L’assegnazione degli edifici idonei a diventare residenze universitarie all’università pubblica, e non alle scuole di eccellenza

– Potenziamenti dei controlli contro gli affitti in nero, e politiche di calmierazione degli affitti

Non è accettabile che ancora oggi la componente studentesca debba assistere continuamente ad un vortice continuo di ritardi, complicazioni e giochi di potere che ostacolano un diritto fondamentale come l’abitare, mentre i problemi psicologici ed economici incombono su di loro. 

La presenza studentesca è un motore non solo economico per le città universitarie che, senza di essa, come abbiamo potuto vedere durante la pandemia, perdono la loro anima.

Siamo stanchз di essere vistз come salvadanai per il mercato privato: vogliamo garantito un nostro diritto fondamentale, per non dover più gravare sulle nostre famiglie fintanto che siamo in formazione!

#FATECISPAZIO