ELEZIONI STUDENTESCHE 2022 – IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE

La crisi economica derivante dalla pandemia e dall’attuale situazione geopolitica ha evidenziato quanto il sistema universitario, dopo decenni di definanziamento, sia sempre più precario e accessibile solo a chi dispone di sufficienti mezzi economici. Basti pensare al continuo sopperimento dei tagli con l’aumento della contribuzione studentesca, la quale, ad esempio, è aumentata del 60% dal 2005 al 2015.

La formazione deve essere gratuita su ogni livello e con strumenti di welfare adeguati, Università inclusa; solo in questo modo sarà possibile costruire un sistema in cui non siano le condizioni economiche di partenza a determinare quelle di arrivo.

Ad oggi l’Università è anticamera di una vita di precariato costante e competizione individuale, che espelle preventivamente coloro che sembrano non adattз e innalza la contribuzione studentesca in modo punitivo a chi, per qualsivoglia motivo, non riesca a rispettare i tempi stabiliti dalla legge o requisiti di produttività del tutto soggettivi.
Opponiamo a ciò una visione in cui coloro che sono rimastз indietro, qualsiasi sia il motivo, non vengano lasciatз nella loro condizione, bensì vengano valorizzatз contribuendo al loro successo personale e, di conseguenza, al miglioramento della società nel suo insieme.

La tematica della contribuzione studentesca ci è sempre stata cara e negli ultimi anni abbiamo ottenuto:

  • l’aumento della no tax area da 18’000 a 26’000 di ISEE;
  • ulteriori riduzioni degli importi per le fasce di reddito inferiori a 30’000 di ISEE;
  • l’eliminazione del contributo minimo per l’inattività – una maggiorazione applicata a chiunque non riuscisse a conseguire 25 CFU nel corso dell’anno accademico;
  • sospensione dell’istituto della decadenza per la quale chiunque non raggiungesse un numero sufficiente di crediti sarebbe statəo disiscrittəo d’ufficio dall’Università;
  • introduzione della figura dello studente a tempo parziale, grazie alla quale unә studentә può sostenere i 60 CFU previsti in un anno nell’arco di un biennio senza per questo finire fuori corso e pagando una contribuzione ridotta del 35%.

C’è ancora molto da fare per migliorare il regolamento contributivo dell’Ateneo di Pisa. Il nostro obiettivo: la gratuità dell’Università!

Per questo chiediamo di:

  • Continuare le politiche di innalzamento della no tax area;
  • Eliminare le maggiorazioni introdotte dall’ultimo regolamento a scapito di studentз ultra cinquantenni;
  • Eliminare qualsivoglia maggiorazione per fuori corso superiore al minimo previsto dalla legge di 200€;
  • Innalzare l’agevolazione contributiva degli studenti a tempo parziale dal 35% al 50%;
  • Introdurre il CAF (Centro di Assistenza Fiscale) in università per rendere più agevole l’accesso alle informazioni fiscali per la comunità studentesca ad es. calcolo ISEE;
  • Incrementare in numero e in qualità i bandi volti a erogare contributi economici per studentз in condizioni di difficoltà causate dal carovita;
  • Passare da una sospensione degli strumenti della decadenza e inattività a una loro definitiva eliminazione, scoraggiando atteggiamenti che tendono a penalizzare determinate categorie sulla base di logiche meritocratiche;
  • Aprire la possibilità di presentare la richiesta di riduzione tasse a tutto l’anno solare.