Un teatrino elettorale: dicevate di ascoltarci, ma non avete sentito

Il pomeriggio del 28 febbraio, come Sinistra Per… abbiamo partecipato alla terza commissione del Comune sulle politiche giovanili, che si è tenuta in Sala delle Baleari, eccezionalmente aperta a tutte le realtà studentesche per discutere dei gravi avvenimenti di venerdì. Oltre a noi sono intervenute tante realtà studentesche delle scuole superiori, che hanno riportato le testimonianze dirette del 23 febbraio.

La riunione è iniziata dando la parola alle realtà studentesche, con un generale invito a tenere interventi non politici. Questa richiesta di ‘non politicizzare’ la questione è stata ripetuta più volte durante la riunione: la cosa ci lascia senza parole. Come facciamo a non parlare di politica se eravamo in piazza per motivi politici? Se la stessa mattanza è politica? 

Riteniamo che cavalcare l’antipolitica sia il modo migliore per provare a tenere le persone lontane dalla cosa pubblica. Per farle stare buone, manipolabili. Quando questo non basta, e le persone provano ad alzare la testa senza rimanere indifferenti, la risposta è semplice: manganelli.

Nonostante tutto, però, il tenore della discussione e del dibattito che si è generato è stato tutt’altro che lontano dalla politica: tra i temi che abbiamo riportato c’è sicuramente quello di ricordare il motivo per cui eravamo in piazza venerdì. Per fare in modo che non venga oscurato dal tentativo di repressione di stato e per fare in modo che, anzi, si prendesse una posizione in quella sala, a sostegno del popolo palestinese.

Come componente studentesca abbiamo preteso le dimissioni di Ziello, grande assente in commissione, e di chi non ha saputo gestire l’ordine pubblico. A sostenere queste figure solo la destra studentesca, che ha tentato invano di colpevolizzare le realtà studentesche brutalmente manganellate. 

Il sindaco Conti non ha espresso nessuna considerazione in particolare, limitandosi a cedere la parola e ad andarsene quando il dibattito si è dilungato. Non si è espresso neanche quando gli abbiamo ricordato la vergognosa mozione della destra approvata a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale, la quale, senza prendere una posizione sul conflitto in medioriente, ritorna sulla mancata autorizzazione della piazza (cartina di tornasole per giustificare la violenza insieme alla scusa del presunto antisemitismo).

In conclusione, possiamo sostenere che questo invito in commissione per “ascoltarci” è stato una grande buffonata per strumentalizzare l’accaduto. Una strategia per far apparire questa amministrazione come intenzionata ad ascoltare la voce della comunità studentesca, delle superiori e dell’università, senza però prendere una posizione netta sul tema che abbiamo portato in corteo e che è stato oggetto di abusi: il genocidio palestinese.

Ergo, senza realmente sentire quello che stavamo chiedendo.