Ieri abbiamo preso parte all’assemblea cittadina organizzata dal Coordinamento degli Studenti Medi al Teatro Nuovo. L’assemblea aveva un chiaro obiettivo: creare una convergenza tra le realtà e uscire con delle  proposte concrete per la Palestina, a seguito della mattanza subita nel corteo di venerdì scorso.

Sono intervenute molte realtà, alcune anche per chiedere scusa, e sono stati tanti i contributi. Il nostro intervento si è focalizzato sulla necessità del boicottaggio accademico delle università israeliane, che presto sarà oggetto di decisione della nostra università. Il 14 marzo infatti si terrà il Senato Accademico straordinario che abbiamo chiesto e ottenuto, insieme alle altre realtà del percorso End Fossil Pisa, per chiedere la cessazione degli accordi e delle collaborazioni con aziende del settore oil and gas e la fuoriuscita da tutti gli accordi e collaborazioni con le aziende di morte, come Leonardo SpA. 

Sempre per il Senato del 14, dedicato alle mozioni della componente studentesca, abbiamo chiesto al Rettore che venga discussa anche la mozione, presentata dal nostro gruppo consiliare, che chiede la cessazione di tutti i rapporti con tutte le istituzioni accademiche israeliane.

Come abbiamo detto ieri: se la solidarietà che il Rettore ha espresso dopo i fatti di venerdì è reale, lo vedremo il 14.

La campagna di boicottaggio ha preso avvio 7 anni fa, ma ora è più urgente che mai. Già nel 2017 presentammo una mozione simile, ma fu completamente ignorata: ora è il momento di farci sentire più forte per porre fine a tutte le collaborazioni con Israele, così com’è stato con le istituzioni accademiche sudafricane sotto l’apartheid!

Alla fine dell’assemblea si è prodotto un documento, firmato anche da Sinistra Per, in cui si sono raccolte integralmente tutte le le proposte venute fuori dall’assemblea cittadina, tra queste ci sono sicuramente la richiesta di dimissioni di Piantedosi e Ziello, e la necessità di implementare Bodycam e numeri identificativi per le forze dell’ordine.