marzottoVenerd’ 11 aprile come Sinistra per… abbiamo deciso di organizzare una festa a tema occupando il polo Fibonacci (ex Marzotto). Il significato della festa, oltre a quello di dare la possibilità di far esibire gruppi musicali emergenti e favorire momenti di aggregazione con gli studenti, è soprattutto politico.
Con l’occupazione vogliamo rilanciare il problema dell’apertura degli spazi universitari per tutte le attività studentesche, non solamente legate alle lezioni, ma che vedano gli studenti coinvolti in tutti i momenti della loro vita all’interno dell’ateneo: cineforum, conferenze, feste, spettacoli teatrali e qualsiasi altro tipo di iniziative formative, etiche o ricreative.

Crediamo infatti che i poli universitari vengano messi a disposizione di ogni studente e ogni studentessa per qualsiasi tipo di attività: studio, momenti di discussione a fine lezione, ma anche feste e concerti.
Sebbene il nostro Ateneo disponga di parecchi poli con vasti spazi che bene si presterebbero a ogni tipo di iniziative culturali e ludiche, ad oggi gli unici concessi agli studenti sono il Carmignani, il polo F e il polo Porta Nuova. Inoltre, molto spesso accedervi comporta la spesa del portierato che, specialmente per le piccole iniziative, ha un costo insostenibile.
Chiediamo anche che questo prezzo venga notevolmente calmierato per venire incontro alle disponibilità economiche dei gruppi Universitari che si autofinanziano, nonché la gratuità nella concessione per iniziative a basso impatto sonoro.

Attualmente è presente una Commissione Spazi che sta lavorando sul regolamento per le concessioni, tuttavia il suo lavoro non è ad oggi risolutivo e la discussione sta andando a rilento. Occupando il polo Fibonacci vogliamo segnalare il malfunzionamento della Commissione, far emergere nuovamente il problema e proporre la nostra soluzione: un nuovo regolamento spazi dell’Ateno effettivamente esecutivo che tenga conto di tutte le nostre rivendicazioni e dei nuovi poli che sono stati costruiti nell’ultimo anno (es. il Polo Piagge, gelosamente custodito e protetto dall’Amministrazione Centrale come se fosse un gioiellino).