Oggi, 7 Luglio 2022, durante la seduta congiunta di Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico, è stata decisa la modalità di erogazione della didattica per il primo semestre dell’a.a. 2022/23.

Le attività didattiche torneranno in presenza. Verranno mantenuti Microsoft Teams e Google Classroom come piattaforme per ricevimenti, scambio di materiale ed avvisi. Resta attiva anche Agenda Didattica.
Ciascun Consiglio di Corso di Studio, e ciascunə docente, avrà libertà di attivazione di strumenti telematici aggiuntivi per la didattica.

La misura più folle di questa delibera sta nella decisione di sopperire alla mancanza di spazi con misure che potranno comprendere lo streaming e le registrazioni: è stato deciso che per i corsi in cui in un determinato giorno il numero dei frequentanti superi la capienza dell’aula, il Consiglio di Corso preveda “modalità integrative alla didattica in presenza” – in altre parole, rischiamo di ritrovarci in DaD perché l’aula è troppo piccola.
Abbiamo chiesto di eliminare questo punto, ma l’emendamento non è passato.

Nell’ottica di fare tesoro dell’esperienza di questi 2 anni, abbiamo proposto di fare sì che le registrazioni venissero considerate al pari del resto del materiale didattico, chiedendo che quelle già esistenti venissero raccolte e preservate, e che la produzione di registrazioni nuove venisse incentivata: la proposta non è stata accolta positivamente, ma è nostra intenzione riproporla in altra sede.

La decisione politica di risolvere il problema degli spazi tramite la didattica telematica, per un Ateneo che dice di valorizzare la didattica in presenza sopra ogni cosa, è irricevibile e crea dei precedenti gravissimi, specialmente quando tutte le proposte provenienti dalla nostra esperienza con questi degli strumenti come componente studentesca vengono cassate.
Come Sinistra Per, in presenza vogliamo tornarci; vogliamo anche le registrazioni come materiale didattico, e vogliamo tutti gli spazi che ci servono. Vogliamo che le piattaforme che l’Ateneo utilizza non si moltiplichino, ma che si integrino tra loro.