Come ben sappiamo, da Aprile, il nostro Ateneo non permette alla componente studentesca che risulti positiva al COVID19 di sostenere gli esami di profitto usufruendo della modalità telematica. 

Come Sinistra per… abbiamo fin da subito contestato questa decisione, proponendo al momento dell’approvazione in Senato Accademico del regolamento relativo agli esami un emendamento, che purtroppo fu bocciato e ci portò a votare contrarз al regolamento. 

A seguito di questo organizzammo subito un presidio per contestare questa decisione, espressione di un Ateneo completamente disinteressato, non solo alla nostra salute mentale, ma anche alla nostra salute fisica.  

Nei mesi abbiamo continuato a lavorare pretendendo una maggiore considerazione e durante l’ultima seduta del Consiglio degli Studenti, visto anche l’aumento dei contagi e l’arrivo della stagione invernale, abbiamo presentato una mozione per chiedere nuovamente all’ateneo di modificare il suo regolamento sugli esami, in modo da permettere a chi risulti positivə di non saltare l’appello, rischiando, se borsista, di perdere la borsa di studio e in generale di allungare la propria carriera, in un sistema universitario che vessa fortemente le soggettività fuoricorso.

La mozione è stata approvata nell’organo e come Sinistra per… l’abbiamo presentata durante la seduta del Senato Accademico di questa mattina, dove è stata discussa e approvata. Questa possibilità sarà data fino al 10 Agosto, data termine per il conseguimento dei CFU al fine del mantenimento della borsa di studio, con l’obiettivo di prorogarla per settembre.

Fino al 10 agosto, chi risulta positivo può sostenere l’esame in modalità telematica presentando un’autocertificazione come accadeva nello scorso semestre. 

L’amministrazione si riserva di fare controlli a campione per valutare la veridicità delle sopracitate dichiarazioni.

Ancora una volta ci troviamo a constatare quanto sia assurdo che ci siano voluti mesi per far comprendere all’amministrazione del nostro ateneo la necessità di questa modifica, cassata senza ritegno quando mesi fa chiedemmo di mantenerla nella stessa sede, nonostante ciò siamo soddisfattз di aver finalmente raggiunto questo obiettivo. 

Per noi è sempre stato scontato che chi si ammala di Covid-19 non debba trovarsi nella situazione di scegliere tra fare il tampone, rischiando di dover saltare l’appello, o non farlo proprio, mettendo a rischio la salute propria e delle persone che ha intorno.

Porteremo avanti questa istanza, per garantire che questo diritto sia riconosciuto anche dopo il 10 di agosto.

Vi aggiorneremo sull’evoluzione delle decisioni che verranno prese.