Durante la seduta di oggi, il Senato Accademico ha espresso un parere sulle modalità di svolgimento degli esami e delle sedute di laurea nei mesi di Novembre e Dicembre; il parere formulato sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione venerdì 22 Ottobre – solo allora queste decisioni saranno definitive.

Rispetto agli esami, la proposta dell’Ateneo ne prevede lo svolgimento in presenza, compatibilmente con la disponibilità di spazi adeguati.
La possibilità di sostenere esami a distanza sarebbe riservata solo a categorie protette (studenti con disabilità, motivi di salute e motivi di forza maggiore legati all’emergenza sanitaria).
Abbiamo votato contrarз a questa proposta, chiedendo che venisse mantenuta la modalità attualmente vigente, che permette di sostenere gli esami anche a distanza senza bisogno di giustificazioni. Con nostra grande delusione, la nostra controproposta è stata rifiutata.
Il Senato ha inoltre deciso di non inserire le persone senza green pass all’interno delle categorie protette: questa proposta non ci ha visto d’accordo – abbiamo rilanciato sulla necessità di tamponi gratuiti per la componente studentesca.

Rispetto alle lauree, era stato inizialmente proposto di mantenere le modalità attuali che prevedono la possibilità per i corsi di studio di organizzare sessioni di laurea in presenza del candidato, e al più di due accompagnatori.
Abbiamo chiesto, come già avevamo fatto a giugno, di estendere il numero degli accompagnatori a 5 e la nostra proposta è stata approvata all’unanimità.
Verrà approvata in via definitiva nel CdA del 22, occasione in cui si discuterà anche la proposta di far valere la delibera dal giorno del CdA.

Abbiamo inoltre chiesto ancora una volta che si adotti una comunicazione migliore: è assurdo che alla componente studentesca la comunicazione ufficiale riguardante la modalità degli esami di profitto del mese di ottobre sia arrivata soltanto qualche giorno fa.

Queste proposte sono l’ennesima riprova del totale distacco dell’Ateneo rispetto alle necessità della componente studentesca. Riteniamo assurdo cambiare le modalità di svolgimento degli esami così drasticamente e con così poco preavviso. Questa decisione ignora le esigenze di coloro che in questi mesi hanno dovuto investire ingenti risorse per far fronte ai numerosi cambiamenti dovuti alle indicazioni contraddittorie fornite fino ad ora dall’Ateneo.