Uno spettro si aggira per Pisa, è lo spettro degli studenti universitari. Oggi Pisa si è svegliata con la voce degli studenti sui luoghi simbolo dell’Università e della vita studentesca a rappresentare la resistenza della comunità studentesca pisana.


A ormai più di un anno dal primo lockdown la situazione in cui ci troviamo come studentesse e studenti è ancora critica: servono più spazi per studiare, la didattica a distanza non ha risposto completamente alle nostre esigenze e non ci ha permesso di vivere la socialità universitaria, alcuni non hanno mai visto dal vivo i loro compagni di corso; le misure messe in atto per il diritto allo studio non sono ancora bastevoli a permettere un equo accesso all’istruzione universitaria.

Per questo siamo “studenti uniti contro la crisi”, perché crediamo che sia venuto il momento di ristabilire dei legami di solidarietà tra studenti, seppur in un momento in cui è difficile incontrarsi, per trovare insieme le risposte alle nostre esigenze. Non possiamo pagare noi questa crisi, né in termini economici, né formativi, né di salute.

Occorre abbattere le tasse universitarie, che ancora rappresentano uno scoglio notevole. Vogliamo un forte investimento per ampliare l’accesso alle borse di studio, ai contributi per l’affitto, alla residenzialità studentesca. Serve dare accesso al medico di base per le studentesse e gli studenti fuorisede e la creazione ed il rafforzamento, anche per via telematica, di sportelli di aiuto psicologico.

Serve che anche la Ministra Messa ascolti le nostre proposte, rifinanziando il comparto universitario e rendendo la componente studentesca partecipe nella discussione sul Next Generation EU, in modo da non lasciare nessuno escluso da decisioni che riguardano il futuro di tutte e tutti.