Martedì 16 luglio si è svolto il Consiglio degli Studenti, al quale ha partecipato il Rettore, la Prorettrice al Bilancio e il Direttore Generale dell’ateneo di Pisa.

Durante la seduta è avvenuto un confronto sulla contribuzione studentesca, in particolare in merito allo sforamento di 4 Milioni € del rapporto tasse e entrate ministeriali avvenuto nel 2011 (22% mentre il limite è 20%) e sulla contribuzione dei prossimi anni.

In merito allo sforamento, il Rettore ha confermato la posizione già espressa anche pubblicamente, secondo la quale la restituzione monetaria è difficile e “costosa” per l’Ateneo, visto che quei soldi sono stati già investiti. 

Per quello che ci riguarda, continuiamo a ritenere la restituzione l’unica via percorribile, per evitare di avallare l’idea per la quale le Amministrazioni degli atenei per garantire (o aumentare) i servizi debbano aumentare le tasse agli studenti.
Comportamento che sarebbe avallato dai Decreti che, nel 2014, manifesteranno il loro effetto più distruttivo, come il dlgs 49/2012 del Ministro Profumo, che lega l’aumento della contribuzione studentesca alla possibilità di assumere docenti e quindi la possibilità di tenere aperti i corsi.

Inoltre a causa della Spending Review, che va a togliere la contribuzione dei fuori-corso dal calcolo del 20%, il rapporto tasse e entrate ministeriali crolla di quasi la metà: quello che era uno sforamento del 22% nel 2011 rientrerà nella norma fermandosi al 12,4%, stessa cosa per il 2012 con un passaggio dal 18,2% all’11,5%. E’ evidente che, in questo modo, il limite del 20% diviene puramente simbolico e inefficace, consentendo teoricamente al nostro Ateneo di poter quasi raddoppiare le tasse agli studenti regolari e aumentarle ancora di più per i fuori-corso.

Su questo, c’è stato da parte del Rettore l’impegno non solo a non aumentare le tasse per gli studenti regolari, ma a sospendere con una moratoria l’aumento già previsto, in vista del prossimo anno accademico, per i fuori-corso. Una prima vittoria che però non ci basta, perchè l’eliminazione dell’aumento deve essere definitiva.

Visto che l’Amministrazione ha affermato più volte che critica come noi il ragionamento alla base di queste norme, abbiamo chiesto di sancire definitivamente che il nostro Ateneo considererà per i prossimi anni il valore del 20% calcolato sull’intera contribuzione, comprendendo la categoria dei fuoricorso in modo da sventare le ipotesi di aumento incontrollato della contribuzione per i prossimi anni.

Attendiamo che la mozione approvata oggi all’unanimità in Consiglio degli Studenti, arrivi in Senato e in CdA, dove l’amministrazione e gli organi d’ateneo saranno chiamati a rispondere.