A ridosso del Consiglio di Amministrazione del DSU del 15 aprile, Il Direttore Generale dell’ARDSU, Enrico Carpitelli, si è permesso di attaccare la nostra rappresentante in CdA, minacciando ritorsioni e denunce nei confronti nostri e della componente lavoratrice che è venuta a interloquire con noi durante le assemblee organizzate negli ultimi mesi. Non contento, l’attacco è proseguito con toni accesi in sede di una successiva commissione ristorazione dell’ARDSU.

A detta sua “non ci ha denunciati perché ci vuole bene” visto che, sempre a suo dire, nei nostri comunicati avremmo inneggiato all’occupazione delle mense e alla distribuzione di pasti gratuiti. Uno strano modo di interpretare una merenda gratuita organizzata in un giardino pubblico, dato che questa è ciò che abbiamo fatto (il 13 febbraio, per la precisione).

Riceviamo questi attacchi mentre prosegue la nostra mobilitazione per il Diritto allo Studio, a seguito dell’aumento delle tariffe che ha riguardato tutte le mense del DSU Toscana a partire da agosto 2023.

Più volte abbiamo sollecitato il DSU a condividere i dati relativi alle affluenze a mensa dopo l’aumento delle tariffe. Non avendo mai ricevuto quanto richiesto, abbiamo agito in autonomia, realizzando e diffondendo un sondaggio che, a un mese esatto dalla sua pubblicazione, ha raggiunto 1000 compilazioni

Tanti i dati emersi, ancora da analizzare e mettere a sistema. Alcuni però sono già evidenti: una persona su cinque dichiara di non andare più a mensa, si è praticamente dimezzato il numero di chi ci va una volta al giorno e raddoppiato quello di chi ci va solamente qualche volta al mese. Indagando i motivi per cui si smette di andare a mensa, è triplicato il numero di chi dichiara di non andarci più a causa dei costi.

Questi dati confermano quanto ci aspettavamo. Inoltre, evidentemente, hanno colpito nel segno: abbiamo ricevuto un attacco e non rimarremo in silenzio.

Il Direttore ci ha inoltre rinfacciato di non aver interpellato il DSU prima di parlare con il personale e di realizzare e diffondere i risultati del sondaggio. Curioso che un’amministrazione che da anni dimostra completo distacco dalla componente studentesca e lavoratrice voglia essere interpellata proprio in occasioni come questa. 

L’accusa è stata anche di aver parlato con un lavoratore senza “autorizzazione”: quale autorizzazione è necessaria per condividere la condizione critica di chi lavora in esternalizzazione nelle mense, Direttore? Il DSU voleva forse silenziare il personale che denuncia la mancanza di tutele, le mansioni e i turni massacranti? Non voleva mostrassimo pubblicamente che state lentamente strozzando il servizio mensa, costringendo sempre più persone a mangiare altrove?

Con quale ardore arrivate a dirci come svolgere il nostro ruolo di rappresentanza, cosa possiamo e non possiamo fare? Con quale coraggio assumete queste condotte antisindacali, ledendo e minacciando i diritti della componente lavoratrice?

Le mobilitazioni per salvaguardare il nostro Diritto allo Studio, che progressivamente insieme alla Regione state smantellando, stanno continuando in tutta la Toscana. 

Non finisce qui.