Il 6 settembre è stato emanato un decreto rettorale con cui si definiscono le nuove norme anti-contagio dell’Università di Pisa, in accordo con le indicazioni ministeriali.

Il ritorno in presenza si sta sempre più concretizzando. In questo contesto non possiamo rinunciare a prescindere a quegli strumenti che hanno dimostrato la loro utilità nel corso degli scorsi anni. Le forme di didattica integrativa, prime fra tutte la possibilità di aumentare il materiale didattico disponibile e di conservare le registrazioni delle lezioni, sono uno strumento che rende l’Università più accessibile, al fine di una formazione veramente di massa. Con la riapertura dei poli sono fondamentali serie opere di manutenzione e ammodernamento delle aule, per consentire a chi le vive di avere un ambiente sicuro e adeguato allo studio e alla socializzazione, poiché l’università non deve essere solo un esamificio, ma un luogo di scambio e crescita.

Di seguito i cui punti principali del protocollo aggiornato:

  • Cessa l’obbligatorietà, pur restando fortemente raccomandato di indossare mascherine FFP2 o chirurgiche in tutti gli spazi al chiuso dell’Ateneo e, in caso di assembramento, anche all’aperto;
  • Obbligo di mascherine FFP2 per chi presenta sintomi respiratori anche di lieve entità per tutte le attività al chiuso;
  • Dovranno essere previste modalità integrative alla didattica in presenza per i corsi in cui lɜ frequentantɜ superino la capienza dell’aula;
  • Si possono adottare modalità aggiuntive alla didattica, quali registrazioni o materiali didattici aggiuntivi;
  • Rimangono a disposizione le classi Teams/Meet, così come continua l’uso di Agenda Didattica;
  • I tirocini continuano in presenza, con la possibilità per il Consiglio di Corso di studio attivarli a distanza; 
  • Le sessioni di laurea sono in presenza, salvo la possibilità di farle a distanza per le stesse casistiche previste per gli esami.

È presente su UnipiNews un vademecum riassuntivo delle modalità.