fossabanda

Apprendiamo da comunicazione nel CdA del DSU di oggi che la trattativa tra Amministrazione Comunale e Azienda Regionale per il Diritto allo Studio​ sull’immobile di Santa Croce in Fossabanda sta finalmente andando incontro ad un esito positivo. La trattativa era stata fortemente voluta da Sinistra per…, che lo scorso anno aveva aperto la vertenzan con un’occupazione che denunciava la ferita aperta dell’emergenza abitativa in città e il fatto che per contro​ quello stabile fosse rimasto vuoto ed inutilizzato per anni.

Manca, oggi, solo l’approvazione dell’accordo da parte del Comune di Pisa; e Fossabanda diventerebbe una casa dello studente e una mensa universitaria per almeno quattro anni​, contribuendo ad arginare l’emergenza abitativa –che quest’anno si aggraverà​, visti i dati di pochi giorni fa, della prima graduatoria provvisoria del DSU ​ – e il problema del servizio mensa nell’area Piagge-Cisanello, interessata da un flusso sempre maggiore di studenti che ad oggi si appoggiano solo sulla piccola mensa di via Betti, inevitabilmente congestionata.

Rivendichiamo sia la nostra occupazione dell’11 novembre 2013, sia il percorso portato avanti nelle sedi istituzionali, facendo pressione sull’Amministrazione Comunale e sull’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio e ​anteponendo sempre i diritti degli studenti: il nostro impegno sta dando i suoi frutti. Apprendiamo la notizia con soddisfazione, ma comprendendo come non c’è ancora margine di certezza rispetto ai tempi e alla determinazione finale dell’esito della trattativa. Adesso la palla passa alla Regione, che deve impegnarsi nel garantire copertura agli investimenti sul servizio residenze per borsisti fuori sede, e al Comune, che deve assumersi la responsabilità politica di chiudere la trattativa in tempi rapidi con esito positivo e di assumere il dato che quei 90 posti letto e una mensa universitaria sono servizi di cui la popolazione studentesca della città di Pisa non può fare a meno. Chiediamo quindi che l’Amministrazione comunale compia quest’ultimo passo che serve per chiudere l’accordo, per la tutela dei diritti degli studenti, in tempi stretti.