Perché manifestiamo?
Negli ultimi giorni stiamo discutendo con l’amministrazione il nuovo regolamento tasse che entrerà in vigore per l’a.a. 21/22.
Ma il nuovo regolamento tasse risulta molto simile al precedente e prevede maggiori criticità rispetto a quello dell’a.a 20/21.
➡️ Non solo la maggiorazione della rata massima resterà in vigore, ma la sua applicazione partirà per ISEE superiori a 72k a fronte dei 90k dello scorso anno.
➡️ Le scadenze di pagamento delle rate sono state posticipate di poco rispetto a quelle previste dal regolamento tasse 2020/21, ma sono ancora ben lontane dalle scadenze precedenti.
➡️ Per quanto riguarda le riduzioni per reddito, nonostante non vi siano più scadenze ministeriali da rispettare, i termini per la presentazione dell’ISEE rimarranno quelli, anticipati, del regolamento tasse di quest’anno – e verrà tolta la possibilità di presentare la riduzione a Gennaio e Febbraio.
➡️ Inoltre, verrà introdotta una maggiorazione di “inattività” per fuoricorso pari a 200 euro, per chiunque sia fuoricorso da più di 4 anni e abbia conseguito meno di 30 cfu negli ultimi 2 anni.
Riteniamo queste modifiche ingiustificate dal momento in cui il bilancio di Ateneo di quest’anno è migliorato rispetto a quello dello scorso anno.
Siamo l’unica forza di Ateneo indipendente che lotta per migliorare concretamente il regolamento tasse sia fuori che dentro gli organi di rappresentanza e l’unica che non ha approvato il regolamento tasse dello scorso anno e per questo continueremo a lottare per un’università più equa.
Quindi Giovedì 13 Maggio alle ore 10:00 in concomitanza con la seduta del Senato Accademico dell’Università saremo in presidio davanti al Rettorato per chiedere:
➡️ Un innalzamento della No Tax Area;
➡️ Che l’ateneo faccia un passo indietro sulle maggiorazioni per fuoricorso;
➡️ Il ripristino delle scadenze originali per la presentazione della riduzione e per il pagamento delle rate;
➡️ Un abbassamento della rata massima;
Ma non è finita qui!
Come se non bastasse a livello nazionale il Governo ha inviato alla Commissione Europea il testo ultimato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con 191,5 miliardi di euro in investimenti tramite risorse europee, di cui 122,6 miliardi che vanno a ricadere sul debito pubblico del nostro Paese.
Il Piano, inserito nell’ambito di Next Generation EU, doveva rappresentare lo strumento con cui l’Europa, e il nostro paese, costruivano la ripresa dalla crisi economica scaturita dalla pandemia, e le parole d’ordine che hanno accompagnato il dibattito sul PNRR lasciavano intendere spazio ai giovani, alla società civile, a misure capaci di migliorare il paese.
In particolare, quello che ci aspettavamo dalla missione relativa all’istruzione, era la piena comprensione di dover aprire i luoghi della formazione, e in particolare le Università, per garantire l’accesso ai percorsi universitari a tuttз, e la piena consapevolezza che fosse compito del Paese in quanto istituzione pubblica mettere in campo tutte le iniziative necessarie.
Quello che invece si può leggere dal piano presentato, è la volontà di distribuire i fondi del Next Generation EU ai privati: Soldi che dovranno essere ripagati da una generazione tenuta completamente fuori da qualsiasi ragionamento sul futuro del paese.
Non accettiamo questo stato di cose, e per questo il 13 maggio saremo in piazza a Pisa per dire al governo NON TAGLIATECI FUORI! E per dire all’Unipi che NON CI STIAMO!
Unitevi alla Resistenza!
DIAMO FORZA AI NOSTRI DIRITTI!